
Tutte le FAQ sull’Assistente Virtuale.
Che cosa fa un’Assistente Virtuale? Lavora sempre da casa? E come si diventa AV? Quella dell’Assistente Virtuale è una professione ancora poco conosciuta in Italia, ma l’interesse riguardo a questo ruolo è ormai in costante crescita. In questo articolo ho deciso di raccogliere tutte le domande che ricevo più spesso per fare chiarezza sulla mia attività.
Una sorta di vademecum per clienti e aspiranti professionisti sugli aspetti più importanti dell’Assistenza Virtuale.
Che cosa fa un’Assistente Virtuale?
L’Assistente Virtuale si occupa delle attività secondarie per cui professionisti e imprenditori non hanno tempo. Ogni AV ha diverse qualifiche e specializzazioni.
Io, ad esempio, sono un’Assistente Virtuale specializzata in contabilità, amministrazione, controllo di gestione e gestione del personale. La caratteristica principale di un’AV è che svolge tutte queste attività interamente da remoto.
Chi sono i clienti di un’AV?
Personalmente, lavoro con liberi professionisti, PMI e grandi aziende. In generale, un’Assistente Virtuale è la soluzione per tutti coloro che non hanno tempo da dedicare alle attività secondarie della loro professione, vorrebbero più tempo per la vita privata o non hanno competenze adeguate per occuparsi di certi aspetti.
Qual è la differenza tra Assistente Virtuale e Segretaria?
La segretaria svolge generalmente attività di back office e compiti generici assegnati dal datore di lavoro. Un’Assistente Virtuale è una professionista specializzata che offre una collaborazione attiva e competente anche nella risoluzione dei problemi e nella consulenza per il raggiungimento degli obiettivi professionali.
Nel mio caso, mi occupo anche di attività molto specifiche come contabilità, amministrazione e controllo di gestione.
L’Assistente Virtuale lavora da casa?
L’Assistente Virtuale lavora da remoto. Questo significa che può lavorare da casa, da uno studio di proprietà o da qualsiasi altro posto senza incidere sulle spese fisse del cliente. Non necessita un ufficio o una collocazione in azienda, perché è un’imprenditrice autonoma.
Quante ore alla settimana lavora un’Assistente Virtuale?
In quanto libera professionista, l’Assistente Virtuale lavora negli orari e nei giorni concordati con i clienti, in base alle loro richieste e alle esigenze personali. Personalmente, svolgo il mio lavoro dal Lunedì al Venerdì con orari flessibili. Sono comunque aperta a valutare insieme al cliente la quantità di ore necessarie e i giorni migliori per ogni collaborazione.
Come fa il cliente a sapere quante ore ha lavorato per lui?
Innanzitutto, lo capisce dal risultato. Il compito di un’Assistente Virtuale è svolgere bene il proprio lavoro, con la dovuta accuratezza e puntualità, come per tutti gli imprenditori. Riguardo al quantitativo di ore da fatturare, l’AV invia ogni mese un Report dettagliato delle ore impiegate.
Il Report viene redatto da un software gestionale che monitora in automatico il tempo che l’AV dedica a ogni task e progetto.
Quali attività si possono delegare all’Assistente Virtuale?
Dipende dalla specializzazione dell’Assistente Virtuale. Nel mio caso, mi occupo di tutte le attività di amministrazione, contabilità, controllo di gestione e segretariato. Inoltre svolgo alcune delle attività di gestione del personale, come la gestione delle pratiche di assunzione, la preparazione dei contratti e la comunicazione con i dipendenti.
Quanto costa un’Assistente Virtuale?
Anche in questo caso, la risposta cambia in base alle richieste del singolo professionista. In questa pagina trovi tutte le mie tariffe, altrimenti puoi contattarmi per un preventivo personalizzato. Oltre alla possibilità di una tariffa oraria, ho predisposto per te alcuni pacchetti forfait per offrire una tariffa più vantaggiosa all’aumentare del numero di ore necessarie.
Come comunicano cliente e Assistente Virtuale?
La collaborazione con un’Assistente Virtuale avviene tramite diversi canali, anche in base alle esigenze del cliente. Generalmente, dopo un primo incontro conoscitivo via Skype e l’invio del materiale necessario, comunico con i miei clienti attraverso email, telefono, Skype e Whatsapp.
Inoltre, utilizzo una piattaforma per la condivisione dei progetti e dei documenti, a scelta del cliente o proposta da me. Così il cliente ha sempre tutto sotto controllo.
Che tipo di contratto serve per collaborare con un’AV?
Un contratto di collaborazione che tutela entrambi e riassume i termini concordati del rapporto di lavoro. Il contratto comprende l’autorizzazione al trattamento dei dati personali e un’informativa sulla privacy per garantire al cliente la massima riservatezza e la sicurezza dei dati sensibili.
Come si diventa AV?
Sicuramente, non è un lavoro che si improvvisa. Per lavorare come Assistente Virtuale serve un’accurata formazione professionale. Nel mio caso, possedevo già molte skills, in quanto mi occupavo di contabilità e amministrazione per grandi aziende. Ho dovuto comunque completare la mia formazione con corsi specifici sull’attività di AV e la collaborazione da remoto.
Spero di aver risposto a tutte le domande principali sulla mia professione. Se la tua non c’è, o se vuoi fare una richiesta più specifica per una collaborazione, Contattami per richiedere una call conoscitiva; oppure, vieni a trovarmi nella nostra sede per un consulto di benvenuto